PRINCIPALI FASI DELLA TRASFORMAZIONE URBANA
 
 
 
  0 SCHEMA GENERALE
 
  1 FORMAZIONE DELLA CITTA INDUSTRIALE
    XIX secolo
 
  2

FORMAZIONE DELLE
AREE URBANE E METROPOLITANE

    1900-1970
 
  3

CITTA' DIFFUSA,
RIUSO E RIQUALIFICAZIONE

    1970 - OGGI
 
 
 

FORMAZIONE DELLE AREE URBANE E METROPOLITANE XX secolo fino agli anni '70

Le Corbusier
1922 - 1935
LA VILLE RADIEUSE

Le Corbusier elabora tra il '21 e il '22 il progetto per La Ville contemporaine pour 3 milions d'habitants con l'intento di dimostrare l'inadeguatezza della città attuale rispetto alle necessità dell'uomo contemporaneo. Il modello di tale citta è basato su un impianto viario razionale, un centro commerciale con al suo interno funzioni direzionali e servizi, una quota parte delle residenze situata all'interno della città, ed una ulteriore fascia residenziale suburbana. Una prima applicazione di tali principi viene presentata nel 1925 alla Exposition internazionale des arts decoratifs, come frutto di una ricerca finanziata dal costruttore di automobili Voisin. Il Plan Voisin prevede un radicale intervento di demolizione e ricostruzione che va ad interessare 240 ha nel centro di Parigi. L'area d'intervento è articolata attorno ad un asse principale est-ovest, fra la rue des Pyramides e la piazza circolare degli Champs Elysées, la Gare St. Lazare e rue de Rivoli. Il sito è interessato dalla realizzazione di edifici residenziali (immeubles-villas), di un quartiere commerciale, a cavallo di un asse secondario (dalla Senna verso nord) sul quale si innervano dei grattacieli cruciformi. Solo alcuni episodi monumentali vengono risparmiati dalla demolizione (il Louvre, la Place Vendome…) pur essendo spesso traslati dalla loro ubicazione originale, e collocati all'interno delle vaste aree destinate a parco.
Qeste teorie sfociano nel 1933 nella pubblicazione di una sorta di proposta-manifesto per risolvere, secondo i dettami della nascente cultura "macchinista" i problemi della residenza di massa: La Ville Radieuse. Le necessità dell'uomo moderno sono qui ridotte al minimo. Le soluzioni offerte vanno dalla cellula abitativa alla struttura urbana.


STRUTTURA :la proposta è quella di realizzare una città verde per un milione e mezzo di abitanti, e i principi che la strutturano sono:

§ Morte della strada - percorsi pedonali e carrabili devono essere diversificati, grandi assi destinati esclusivamente alle automobili devono poter essere pensati svincolati dall'edificato.
§ Angolo retto - è il principio generatore dell'impianto, e decide l'articolazione degli edifici in linea destinati alla residenza.
§ Zoning - le diverse aree funzionali si dispongono all'interno delle maglie regolari quadrate. Quelle principali sono tre:
§ Zona per affari e nuclei speciali - città studi e sedi governative, collocate a nord, in prossimità della stazione ferroviaria e dell'aeroporto, con hotels e ambasciate
§ Zona industriale - divisa in industria pesante, depositi, ed industria leggera, a sud
§ Zona residenziale - collocata tra le altre due, protetta tramite una fascia di verde in direzione dell'industria.

Alle zone corrispondono principi insediativi ad hoc. Le strade tagliano l'insediamento ortogonalmente, o in diagonale per i trasferimenti ad alta velocità, la ferrovia forma una cintura esterna, la rete metropolitana è prevista nel sottosuolo.
Gli isolati, disegnati dalla maglia stradale, sono quadrati di lato 400 m e, al loro interno, non presentano la storica suddivisione in lotti minuti, sono invece rilottizzati, per consentire un accorpamento tale da poter ottenere grandi spazi aperti contigui da adibire ad uso pubblico; per ottenere questo risultato si prevede un grande uso dello strumento espropriativo.

INTENSITÀ D'USO DEI SUOLI : partendo da uno standard di superficie lorda per abitante pari a 14 mq vengono dimensionati gli alloggi con lo scopo di ridurre al minimo le superfici edificate, si giunge così ad ottenere il 12% del totale di superficie coperta, con una densità fondiaria di 1000 ab/ha. Lo spazio libero da costruzioni viene in gran parte destinato a verde.


RETI DI SUPERFICIE: ai pedoni vengono dedicati percorsi all'interno dei parchi, protetti da pensiline, le strade carrabili principali hanno tre diversi tipi di sezione:
§ 54 m con tranvia laterale
§ 40 m
§ 28 m
le strade penetrano negli isolati in corrispondenza degli ingressi degli edifici, dove si trovano le aree a parcheggio. Le strade diagonali, ad alto scorrimento, sono sopraelevate su pilotis.

MORFOLOGIE: le residenze sono ospitate da macro edifici in linea, di undici piani, che piegano a 90°. Il suolo è completamente permeabile a qualsiasi tipo di percorso, essendo l'edificato esclusivamente su pilotis, si rende in questo modo possibile configurare a parco la quasi totalità della superficie, e distribuire al suo interno servizi sociali e spazi ricreativi.
I corpi di fabbrica sono di due tipi: doppio (16m) con corridoio centrale orientato nord-sud, e semplice (9m), orientato est - ovest, con appartamenti a sud e corridoio a nord.

P. GABELLINI, Tecniche Urbanistiche, Roma, Carocci, 2001
D. CALABI, Storia dell'Urbanistica Europea, Torino, Paravia, 2000


 

1922
Piano per una città di tre milioni di abitanti

1925
Plan Voisin per Parigi
 
1935
La Ville Radieuse

 

 

Corso di URBANISTICA
Prof. Domenico Cecchini

Università degli studi di Roma
"La Sapienza"
Facoltà di Ingegneria