MADRID CITTÀ LINEARE
Il modello nasce alla fine dell'800, in risposta
a problemi emergenti quali il sovraffollamento dei centro-città
e la crescita delle periferie delle grandi città industriali;
la modernizzazione viene vista da Arturo Soria y Mata ottenibile
con la centralità delle infrastrutture, con la meccanizzazione
dei trasporti e con il miglioramento delle condizioni igieniche
di vita urbana.
Il progetto trova applicazione nella realizzazione di un quartiere
lungo 5,2 km alla periferia est di Madrid.
STRUTTURA : a partire da un elemento lineare
strutturante: la linea tranviaria, il modello di città
lineare si sviluppa attestandosi sui nuclei preesistenti,
le "città punto". Queste costituiscono, alla
scala territoriale, i vertici di triangoli, i cui lati sono
formati dai nuovi insediamenti lineari.
Le espansioni urbane sono previste a bassa densità
e avvengono per isolati lungo la linea tranviaria, con una
profondità costante, pari ad un isolato.
La superficie compresa all'interno delle "triangolazioni"
viene destinata ad attività agricole e industriali.
Alla scala dell'isolato, invece, al fronte strada viene attribuita
una destinazione residenziale, mentre all'interno si prevede
la possibilità di localizzare attrezzature collettive,
o servizi pubblici.
La maglia stradale disegna isolati rettangolari di 80 -100m
x 200 m, con il lato corto parallelo all'asse principale;
questa ripartizione è comunque adattabile alla morfologia
e alle necessità del sito su cui si va ad intervenire,
fino a raggiungere i 500 m di profondità. La lottizzazione
è regolata da un modulo di 20 x 20 m.
La grandezza dei lotti è legata alla loro localizzazione,
e al ceto dei proprietari: i lotti più grandi (fino
a 6 moduli) si affacciano sulla strada principale, ed appartengono
ai ricchi, i lotti intermedi (2 o 3 moduli) si trovano sulle
strade trasversali, ed appartengono al ceto medio, mentre
i lotti piccoli, localizzati nella zona più esterna
della città, lungo la strada posteriore, appartengono
alle classi più povere. Non vi è alcuna mediazione
tra spazio pubblico e privato, all'interno degli isolati non
si prevedono percorsi o spazi pubblici. All'asse centrale
corrisponde la distribuzione degli impianti a rete che alimentano
i servizi municipali, localizzati in cabine o chioschi.
INTENSITÀ D'USO DEI SUOLI : il tipo
edilizio previsto è quello della casa isolata su lotto.
Si prescrive che la superficie coperta sia pari ad 1/5 del
totale, e che i rimanenti 4/5 siano a verde in parte coltivato.
La densità edilizia prevista può essere stimata
in circa 10 abitazioni per ettaro di superficie fondiaria.
RETI DI SUPERFICIE: La strada principale ha una sezione complessa
di 40 metri; le fasce che la compongono sono separate da alberature,
ed ospitano, simmetricamente rispetto all'asse, il binario
della tranvia (7m), il camminamento riservato ai pedoni (3m),
la pista ciclabile (4m), la carreggiata (6m). ortogonalmente
all'asse principale si collocano le strade "trasversali",
larghe 20 m, che incrociano l'asse ogni 80 o 100 m. a 200
m dalla strada principale si colloca la strada posteriore,
larga 10 m, che costituisce il limite esterno della città
lineare.
MORFOLOGIE: la necessità di perseguire
obiettivi quali l'igiene e la politica incentivante la casa
di proprietà porta a scegliere la tipologia della casa
unifamiliare su lotto. Gli accessi si collocano sempre in
corrispondenza delle mezzerie dei moduli che compongono il
lotto.
P. GABELLINI, Tecniche Urbanistiche, Roma, Carocci, 2001
D. CALABI, Storia dell'Urbanistica Europea, Torino, Paravia,
2000
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