Il Progetto Urbano di Bufalotta
Scheda a cura di: Studio Tecnico di Ptogettazione Porta di Roma
Il progetto urbano “Bufalotta” già inserito nel programma degli interventi per Roma Capitale (legge 396/90), è stato approvato, in Accordo di Programma fra il Comune di Roma, la Regione Lazio e l’ANAS, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 167 del 9 settembre 1998. Nel mese di gennaio 2001 la Società Porta di Roma s.r.l. ha firmato la Convenzione Urbanistica con il Comune di Roma.
Il progetto rappresenta un nuovo insediamento urbano, in una vasta area (332 Ha), caratterizzato da un’elevata qualità ambientale , che persegue la massima integrazione con gli insediamenti esistenti, sostanzialmente privi di centri di relazione e di servizio, costituendo luoghi con funzioni aggreganti e con una dotazione di servizi atti anche a compensare le carenze dell’edificato circostante. La superficie destinata a trasformazione urbanistica misura circa 140 Ha, quella destinata a verde, “Parco delle Sabine” e “Parco della Marcigliana”, circa 170 Ha e con un indice pari a 143 mq/ab; tale valore rappresenta uno degli elementi della qualità ambientale caratteristici del progetto. Il progetto prevede la realizzazione di edifici con diverse tipologie per un totale di mc 2.102.000 che costituiscono un composito mix funzionale.
La Società Porta di Roma ha condotto sull’area una prima campagna di saggi archeologici negli anni 1990-1992 ed una seconda, iniziata nell’ottobre del 1998 e tuttora in corso. Quest’ultima, ha finora interessato una superficie di mq. 485.000, destinata alla realizzazione del grande Polo Commerciale, della viabilità centrale e della viabilità di raccordo con il GRA. La conservazione e la valorizzazione delle preesistenze fanno parte integrante del progetto. All’interno del grande Parco delle Sabine i siti archeologici costituiranno un sistema di punti di riferimento per i percorsi e le aree a verde.
E’ Stata condotta una approfondita indagine geologica sulle aree interessate dalle trasformazioni urbanistiche, finalizzata allo studio della composizione e delle caratteristiche meccaniche dei terreni per consentire la scelta più idonea dei dispositivi di fondazione degli edifici.
A Partire dall’aprile 2001 il cantiere è attivo per la costruzione delle opere di urbanizzazione che precede la realizzazione dei comparti privati.
Caratteristiche generali
Il progetto prevede per un totale di mc. 2.102.000 la realizzazione di un insediamento di tipo urbano organizzato nelle seguenti funzioni:
L’area d’intervento è pari a Ha 332 ed in base al progetto risulta ripartita come segue :
L’intervento ha un indice di densità comprensoriale pari a 0,73 mc/mq con un rapporto di 80 abitanti per ettaro. La superficie destinata a verde
pubblico, 147,7 Ha è pari a 143 mq/ab; tale indice rappresenta uno degli
elementi
della qualità ambientale caratteristici del progetto. Il
progetto infrastrutturale prevede un nuovo svincolo sul G.R.A. all'altezza
di Via di Settebagni ed il proseguimento della viabilità complanare
al G.R.A. dall'esistente svincolo con la A1 Roma-Firenze,
sino al nuovo svincolo. In tal
modo è possibile collegare le vie di Settebagni e della Bufalotta alle
strutture del G.R.A. Dal nuovo svincolo è prevista
una nuova viabilità di ingresso verso la città, sulla quale si innesta
la rete viaria principale del comprensorio. L'insediamento urbano si sviluppa
nella parte più elevata dell' altopiano, lungo il G.R.A., tra i quartieri di Val Melaina e Via delle Vigne Nuove (a nord-est) e Fidene-Castel
Giubileo (a nord-ovest) . L'asse principale della viabilità
collega i due quartieri e, con il suo andamento ondulato, innerva il
suo insediamento. E'
costituito da un Boulevard di 50 metri di larghezza tra gli edifici,
che segue l'andamento naturale delle curve di livello del terreno, evitando
forti pendenze ed eccessivi sbancamenti del suolo. Il tracciamento è
generato da due percorsi ciclo-pedonali
alberati di attraversamento dell'intero territorio. Questi percorsi
rettilinei controllano anche
lo sviluppo della viabilità secondaria che si sviluppa all'interno dei
lobi della circonvallazione dei quartieri con una griglia parallela
ed ortogonale all'asse nord-est sud-ovest. La viabilità residenziale,
per garantire la qualità delle residenze e degli spazi che le circondano,
ha una larghezza minima di metri 20
tra gli edifici. Nei punti di incontro tra i due sistemi viari si trovano
le piazze su cui si affacciano i luoghi
pubblici principali (teatro, chiesa, alberghi, centro sanitario). Le funzioni di servizio sono collocate in relazione
ai nodi delle reti viarie residenziali, quelle di direzionalità lungo il boulevard centrale. Il sistema di distribuzione viaria ha una sua chiara
gerarchia; primaria centrale: boulevard, secondaria periferica: le circonvallazioni, terziaria la maglia rettangolare all'interno
di queste. Coerentemente con questa, la distribuzione delle volumetrie
sottolinea le variazioni di nodi e funzioni che genera una complessità urbana: l'effetto città. Le
altezze massime degli edifici afferenti alla viabilità principale raggiungono
i sette piani e si tratta per la quasi
totalità di edifici direzionali con un basamento commerciale, mentre
le altezze degli edifici residenziali prevedono
quattro o cinque piani- e
all'interno dei comparti fondiari è prevista una rilevante percentuale
di superficie destinata a verde profondo. Sulle piazze principali si trovano alcuni edifici
di altezza più elevata che punteggiano l'insieme e sono disposti per una lettura sintetica dalla lunga distanza. Particolare
attenzione è posta agli attacchi a terra degli edifici residenziali, ai fronti obbligati di edificazione
lungo le strade ed ai corpi emergenti dalle coperture previsti contenuti nei profili longitudinali e trasversali
dell'edificio, sia a copertura piana sia inclinata. Criteri di Progettazione
L'intervento persegue la massima
integrazione con gli insediamenti esistenti poiché
conclude in forma definitiva una porzione di città, completando e riordinando
i tessuti sfrangiati preesistenti, sostanzialmente privi di
centri di relazione e di servizio, costituendo luoghi con funzioni locali
aggreganti e predisponendo funzioni specializzate d'area vasta, in corrispondenza
del nodo della rete infrastrutturale. Gli elementi
naturali costituiscono parte integrante dell'immagine complessiva dell'intervento
poiché è stata prevista la riconnessione percettiva
e funzionale tra gli insediamenti esistenti e le aree verdi che costituiranno
un vero e proprio sistema ambientale collegato dai percorsi e dalle
alberature utilizzate come complemento e integrazione dell' edificato. Ampie aree (147,7 Ha), che saranno
cedute oltre gli standards, sono destinate a parco pubblico attrezzato
per lo
sport e per il tempo libero. La
sistemazione delle aree destinate al parco dovrà tenere conto della
dispersione sul territorio delle zone d'interesse archeologico, rendendo evidente la posizione
degli antichi reperti (completamente interrati) attraverso opere artificiali di trattamento del suolo
differenti dal semplice verde a prato. Tale "luoghi archeologici" dovranno costituire un sistema
di punti di riferimento che attraverso l'intero insediamento, naturalmente legato alle caratteristiche orografiche
del terreno. Il progetto prende in considerazione sia i grandi parchi sia i piccoli giardini urbani sia il
sistema di percorsi e delle piazze e costituisce un punto di riferimento per tutti i singoli interventi, attuabili
in seguito in tempi diversi e potrà interessare anche aree di proprietà pubblica esterne al perimetro di intervento
del piano al fine di estendere le relazioni funzionali e ambientali agli ambiti residenziali limitrofi. Il progetto prevede inoltre il
restauro e la riqualificazione del Casale Redicicoli e degli edifici
ad esso pertinenti
che diventerà il nucleo di un centro ippico e di attività ricreative. Il casale interno ali' ogiva dell'
"interquartiere", anch'esso restaurato e riqualificato potrebbe
diventare il nucleo di una struttura ricettiva collegata alle attività
naturalistiche e didattiche interne al parco. La conservazione e la valorizzazione delle preesistenze fanno parte integrante
del progetto: sull'area è stata effettuata un'intensa campagna
di scavi archeologici, sotto la direzione della Soprintendenza. I punti
principali dell'insediamento ritrovati (ville, acquedotto, ecc..), sono i punti di riferimento del progetto su cui si aprono le piazze e in cui il nuovo grande
"Parco delle Sabine" si insinua nell' abitato. Il
potenziamento della rete infrastrutturale che rappresenta un rilevante impegno a carico dei privati, prevede importanti opere volte a compensare il deficit
infrastrutturale esistente nel settore quali la viabilità complanare al G.R.A., un nuovo svincolo sul
G.R.A. in corrispondenza di Via di Settebagni, il collegamento con Cinquina e Bufalotta e la realizzazione della
viabilità di ingresso alla città tra il nuovo svincolo G.R.A. e Via di Vigne Nuove. E' prevista inoltre su un'area
di circa 22,7 Ha un intervento di edilizia residenziale pubblica (Casale
Nei) per circa 4.000 abitanti. I parcheggi pubblici ubicati
in superficie in relazione alle necessità, in particolare nella zona
residenziale saranno realizzati su aree permeabili e semipermeabili. Saranno
inoltre poste a dimora alberature e siepi per la schermatura degli stessi. La sistemazione di un parcheggio
a raso sarà comunque "reversibile"; sarà tale cioè da poter
essere destinata
ad altro scopo pubblico qualora il parcheggio venisse impedito o non
fosse più necessario. Nei parcheggi-piazza la superficie sarà omogenea e preferibilmente
avrà un livello diverso da quello della strada
(più basso ove la situazione orografica lo permetta), I' alberatura
sempre presente (alberi d'alto fusto) avrà un impianto regolare, i percorsi pedonali si
distingueranno dagli spazi di sosta. Nel caso di parcheggi interrati
la loro realizzazione dovrà comunque garantire la messa a dimora delle
alberature
e la formazione delle zone a prato previste. Le reti impiantistiche improntate
alle più elevate tecnologie prevedono cablaggi per la trasmissione dei
dati e
per la comunicazione. Elettrodotti:
è previsto un piano concordato con ENEL ed ACEA per
la totale eliminazione degli elettrodotti aerei A.T. insistenti sull'area oggetto dell'intervento, con la posa in
sostituzione di circa 8 Km di cavo A.T. interrato; la soluzione prevista renderà libere anche le aree desinate
a parco. Per il risparmi energetico è prevista l'adozione di tecnologie particolari nell'
edifiacazìone degli edifici, quali
l'uso dei materiali con caratteristiche termoisolanti e I' introduzioni
di elementi di architettura bioclimatica.
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